SocietàProvetta

La società pone l’individuo in un disegno ben preciso, che lo influenza culturalmente e socialmente. La nostra personalità viene quotidianamente influenzata dalla televisione e dal modo in cui la scuola ci forma. Il controllo inizia poco dopo la nascita, ci accompagna durante la crescita e forse non finisce nemmeno con la morte. Tutto ciò che facciamo non è mai dovuto solamente alla nostra volontà, ma è condizionato dai media e dalle svariate convenzioni sociali, cioè da quella che le elitè culturali dell’occidente hanno denominato nel XVIII secolo civiltà. Abbiamo la convinzione e l’impressione di essere liberi ma, pensiamo e agiamo all’interno di solide pareti di vetro, ra

ppresentate, secondo l’idea di Corti, da provette usate in laboratorio, che ci costringono a vivere in una specie di “cattività”.

Siamo alla continua ricerca della nostra unicità,differenziandoci dagli altri in modo esteriore. Potremmo forse coniugare la nostra parte di individui pensanti con la parte animale. Ma una ricetta per uscirne forse non esiste e se qualcuno la propone rischia di essere semplicistica e pericolosa.

L’opera di Corti porta l’attenzione su questa omologazione sociale, ed è in parte profetica, anticipando il possibile “futuro” di una umanità nata in provetta.